

I traditori
IL TRADITORE di Marco Bellocchio con Pierfrancesco Favino, Luigi Lo Cascio, Fabrizio Ferracane, Maria Fernanda Candido, Fausto Russo Alesi, Bebo Storti L’ultimo film di Marco Bellocchio, Il traditore, è incentrato sulla figura di Tommaso Buscetta, il pentito di Cosa Nostra (lui preferiva chiamarsi «collaboratore di giustizia») che svelò al magistrato Giovanni Falcone i meccanismi, la gerarchia e il modus operandi di questa organizzazione criminale detta popolarmente mafia. Il


Giovanna, la regina ribelle
(Foto di Massimo Titti) GIOVANNA SOTTO IL SEGO DEL TEMPO di Adriano Marenco regia di Alessandra Caputo con Patrizia Bernardini musiche di Rodolfo V. Puccio Teatro Garbatella - Roma Patrizia Bernardini è magnifica. Impersona con intensità e finezza Giovanna di Castiglia, la regina legittimata a regnare che mai regnò perché la triade maschile, formata dal padre (Ferdinando II d’Aragona), dal marito (Filippo d’Asburgo detto “Filippo, il bello”), dal figlio (quel Carlo di Gand ch


La grande illusione
(Foto di Andrea Fantacci) Laltra di Franca De Angelis regia di Christian Angeli con Anna Cianca Teatro Stanze Segrete - Roma Giovanna, Maria, un bozzo sulla schiena che è (o può essere) la terza ala… ma di chi stiamo parlando? Giovanna non può che essere un’eroina, certo, con quel nome! E Maria? Mariuccia, Marietta è debole, sminuita e sminuente, oltremodo vicaria, si sa, si sa… Irrompe una notizia data alla radio: una donna di nome Maria è stata uccisa dal marito. È l’ennesi


Attraversando i Balcani
Che sorpresa i Balcani occidentali! In questo viaggio che li ha attraversati dall’Albania alla Macedonia, dal Kosovo al Montenegro, dalla Bosnia-Erzegovina alla Croazia per poi rientrare in Montenegro e in Albania, mi aspettavo siti archeologici e città martoriate e ricostruite, come Sarajevo e Mostar, monasteri che conservano affreschi unici e città altamente turistiche, come Dubrovnik, ma non immaginavo la bellezza sublime di tanti e tanti paesaggi. Insomma, davvero una bel


Sarajevo, le granate e le rose
Il mio 25 aprile 2019 è a Sarajevo. Il giro della città si apre e si chiude tra due memoriali: il memoriale Kovači, che ricorda i morti adulti durante l’assedio della città (la maggioranza poco più che ventenni) e il memoriale dedicato ai bambini dai pochi mesi ai 18 anni morti durante l’assedio perpetrato dalle forze militari serbo-bosniache. Sono oltre 500 i bambini ad aver perso la vita per denutrizione, malattia o colpi di arma da fuoco. Ecco il mio 25 aprile si consuma c