Sì, prima i bambini

PRIMA I BAMBINI

di Toni Morrison

Edizioni Frassinelli, 2015

Il titolo originale è God Help the Child (Dio aiuti il bambino – o la bambina). È l’ultimo romanzo di uno dei maggiori scrittori viventi: Toni Morrison. Un romanzo secco, tagliente, a tratti, perfino brutale. Ha come epigrafe il versetto 18,16 del Vangelo di Luca:«Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite».

L’ho letto d’un fiato in due pomeriggi e sono ancora tramortita dalla sua potenza e dal suo coraggio. Costruito quasi come un giallo, attraverso le voci (e i punti di vista) dei vari personaggi, svela a poco a poco, e con un incastro sapiente, le menzogne, le paure, le fragilità e le violenze che li attraversano e li dominano. Fino allo scioglimento finale, che vede la giovane protagonista, la bellissima Bride, e il suo amato, l’altrettanto bello ma tormentato e pieno di rabbia Booker, liberarsi finalmente di fardelli, complessi e sensi di colpa giganteschi. Non solo: i due riescono perfino a perdonare e, soprattutto, a perdonarsi.

Perché, nonostante la descrizione di un mondo feroce e violentatore, l’autrice chiude con la speranza e con la fiducia che la forza, anche insolente, dei giovani sia capace di scrollarsi di dosso le colpe e i condizionamenti dei padri e di aprirsi ad una vita individuata dalle proprie inclinazioni e non dai traumi o dalle pressioni ricevute.

Per chi ama la letteratura – e sottolineo la letteratura e non una narrativa di puro intrattenimento – questo è un libro da non lasciarsi sfuggire.

Per chi ama la letteratura, inoltre, Toni Morrison è l’autrice di due romanzi fondamentali del Novecento: Song of Salomon (Canto di Salomone) e Beloved (Amatissima). Se il primo presenta una struttura ed una scrittura di prodigiosa “perfezione”, il secondo ha la capacità di introspezione caleidoscopica e vorticosa di un Dostoevskij assieme al respiro epico di un Tolstoj.

Se vi sembra poco…

Maria Antonietta Nardone©Tutti i diritti riservati